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Intervista a coach Millina
Con l’inizio della preparazione per la prossima stagione sportiva di Serie D, abbiamo fatto qualche domanda a coach Millina sulla squadra e sul rapporto che ha con la nostra Società.
D: Ciao Millo, sei carico per questa stagione?
R: Ciao a tutti. Assolutamente sì, carico come ogni agosto, quando ci si torna a riallacciare le scarpe.
L’estate è trascorsa velocemente e siamo già qui, ai nastri di partenza, pronti ed entusiasti per iniziare una nuova stagione.
Abbiamo concluso un’annata molto particolare, piena di ostacoli e di conseguenti insegnamenti, che sono sicuro potranno arricchirci enormemente, come ho sempre detto ai ragazzi. Spetta e spetterà a noi mostrarci un gruppo intelligente, positivamente caparbio e desideroso di fare tesoro del nostro scorso vissuto.
Dal mio punto di vista “esperienza” significa ascoltare, riflettere, analizzare e capire quanto di buono e di sbagliato si è fatto, ma significa anche trasformare questo “lato teorico” in pratica, appellandosi alla fatica e alla totale volontà di dimostrare che si è diventati per davvero giocatori e allenatori più esperti.
Non è la carta di identità a tarare l’esperienza di uno sportivo. È quanto ci è mancato la scorsa stagione, ma non è un problema: significa che sappiamo già qual è la meta da perseguire, la sfida che alimenterà il nostro quotidiano.
Noi lavoreremo per questo e dovremo dimostrarlo, a noi stessi e a chi ci verrà a sostenere.
D: Come vedi la squadra?
R: Nella squadra ho molta fiducia e lo dico, tra l’altro, senza conoscere la categoria nella quale andremo a giocare.
Siamo riusciti a confermare gran parte dei giocatori che erano già con noi la scorsa stagione, e non era scontato. Questo è un segnale positivo, frutto di un lavoro sano e rispettoso svolto insieme e della voglia di questi ragazzi di riaggiustare un qualcosa che non poteva essere lasciato con un epilogo sportivamente infelice. Ritroveremo Riccardo Salvardi, Riccardo Bertacchini, Mattia Tolomelli, Luca Paoloni, Riccardo Poggi, Lorenzo Drago, Alessio Salicini, Mauro Fabbris ed Alessandro Brotza.
Abbiamo poi inserito quattro nuovi giocatori: Alessandro Masetti, Nicolò Maccagnani, Marco Melotti e Samuele Piombo.
Alessandro lo conosco bene, è un’assoluta garanzia, un giocatore che ha ancora tanto su cui lavorare a livello tecnico-tattico ma con una mentalità ed un cuore che sicuramente saranno per noi di grande aiuto. Sono davvero molto felice di poterlo riallenare ed averlo con noi sarà un valore aggiunto; Nicolò, Marco e Samuele ancora non li conosco bene, ma posso dire che le impressioni sono state davvero molto positive. Ho avuto la sensazione di avere di fronte a me dei bravi ragazzi, umili e con tanta voglia di fare. E questa per me è la cosa più importante.
Ora attendiamo il “sì” ufficiale di Andrea Tugnoli, che insieme al nostro capitano rappresenta un elemento di esperienza e leadership insostituibili, un giocatore che tutto l’ambiente vorrebbe ancora con sé, e che inciderebbe tantissimo sulle potenzialità della squadra. Tugno, non fare scherzi!
Colgo l’occasione per salutare “Guasta”, “Zeno” e “Lollo”, tre ragazzi splendidi che non saranno più con noi. A loro mando un grande abbraccio e un sincero ringraziamento personale per quello che mi hanno dato. Un affettuoso in bocca al lupo a loro!
D: È da nove anni che sei qua, cosa significa per te Granarolo Basket?
R: Dico sempre che di Granarolo conosco solo una via: quella del Palazzetto.
Granarolo Basket è un luogo professionale e serio, una realtà con cui poterti confidare e riflettere, personalmente una condivisione di valori che raggruppa nella maggior parte dei casi persone eccezionali, che condividono ed uniscono, facendoti godere un viaggio che alla fine ti rimarrà impresso positivamente, evocando un ricordo felice.
Sono davvero grato a tutte le persone che hanno preso parte a questo progetto sportivo: ai miei giovanissimi giocatori; ai miei giocatori più vecchi; a tutti gli splendidi genitori che ho avuto la fortuna di conoscere; alla maggior parte delle persone che compongono la Società e che hanno sempre riposto una fiducia ed una stima smisurata nei miei confronti prendendosi rischi anche notevoli, rari, data la mia giovane età di allora.
Il mio obiettivo è sempre stato quello, nel mio piccolo, di portare una mentalità vincente, che potesse far diventare abitudine un metodo professionale, fondato su concreti valori, lontano da slogan e dalla mancanza di quel rispetto che trovo sempre imprescindibile se si vuole costruire qualcosa di umanamente e lavorativamente importante. Grazie a tantissime persone splendide, dopo otto anni posso dire che Granarolo Basket per me è casa!
Concludo facendo un ultimo appello a tutti i nostri tifosi, soprattutto a quelli più giovani: vedere il Palazzetto pieno di bandiere e di calore l’ultimo mese della scorsa stagione, è stato per noi, gruppo Prima Squadra, la cosa più bella che ci potesse accadere. Il nostro compito è anche essere di esempio per chi ci viene a vedere, soprattutto per i giovanissimi, cercando al contempo di far divertire, perché una squadra che diverte è già a metà dell’opera. Il regalo più bello che potremmo ricevere sarebbe quello di rivedere i ragazzi del nostro Settore Giovanile riempire gli spalti per ogni nostra partita casalinga. Vogliamo divertirci con voi, perché sono certo che solo insieme a voi saremo in grado di toglierci tante belle soddisfazioni. Noi vi promettiamo il massimo impegno e una doverosa dose di sudore per ripagare la vostra fiducia.
Vi aspettiamo, tutti. Piccolini, giovani, e tifosi più esperti.
A presto!
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